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giovedì 12 agosto 2010

Ami il tuo lavoro?



Quanto spesso sentite qualcuno affermare "amo il mio
lavoro"?
Nei nostri corsi aziendali spesso sentiamo dire "grazie a Dio
è venerdi" o "se vincessi al lotto me ne andrei da qui".
Confucio disse che l’uomo che ama quello che fa, non fa mai
un giorno di lavoro nella sua vita!
È possibile amare il tuo lavoro? Conosci qualcuno che lo ami?
Chi ama il proprio lavoro, si impegna in esso e guadagna
significato da esso.
La Gallup Organisation ha identificato alcuni elementi chiave
per sentirsi coinvolti nel proprio lavoro:
Chiarezza di ruolo: le persone sanno cosa ci si aspetta da
loro al lavoro.
Utilizzazione del talento: i lavoratori hanno occasioni di
utilizzare i loro talenti nei loro ruoli ogni giorno.
Riconoscimento: gli impiegati vengono regolarmente
riconosciuti e desiderano che si tenga a loro.
Comunicazione: le persone ricevono continui feedback
(riscontri) sulla loro prestazione e hanno regolarmente
colloqui circa il loro progresso.
Legame: gli impiegati hanno forti legami con i loro colleghi.
Sviluppo: le persone hanno occasioni di imparare e crescere.
Potreste pensare che tocca al vostro capo o alla vostra
organizzazione fornire questi fattori. In parte è vero;
tuttavia ognuno ha la piena responsabilità per il proprio
impegno.
Lo psicologo, Mihaly Csikszentmihalyi ha studiato migliaia di
persone ed ha scoperto che rimbalziamo fra due estremi:
durante gran parte del giorno viviamo pieni di ansia e
pressioni del nostro lavoro e dei nostri obblighi, mentre
durante i momenti di svago, tendiamo a vivere nella noia
passiva.
La chiave della felicità è quindi di sfidarsi con mansioni
che richiedono un alto livello di abilità e di impegno e di
essere completamente coinvolti in queste attività.
Quando siamo completamente coinvolti in un'attività
entriamo nello stato di “flusso”, uno stato in cui il tempo
vola via e ciò che stiamo facendo sembra non richiedere
sforzo.
Tendiamo ad avvertire tali momenti di flusso quando
facciamo sport o siamo occupati in un hobby.
Immaginate di sciare giù da una montagna con tutta la
vostra attenzione concentrata sulle curve, è improbabile che
in questo momento vi preoccupiate di cose insignificanti.
Un altro aspetto di un momento di flusso è che i feedback
sono immediati; lo scalatore di montagna sa di essere un
passo più vicino all'obiettivo.
Tenendo questo in mente, chiedetevi:
Come posso generare più momenti di flusso nel mio lavoro?
•Cercate costantemente sfide che espandano il vostro livello
di abilità, particolarmente se richiedono l'apprendimento di
qualcosa di nuovo.
•Fissate obiettivi e richiedete feedback che vi facciano
sapere come andate nel corto e nel lungo termine.
•Trovate o ritrovate il significato in quello che fate...
Alla ricerca di Significato
Alla base del benessere e del successo di ogni attività c’è
il significato che quella attività ha per noi. Ma come
trovare (o ritrovare) il significato in quello che facciamo?
Un artigiano sa perché fa quello che fa. La Rivoluzione
Industriale, con le relative catene di montaggio senz’anima,
ha tolto il significato di quello che fanno a molti
lavoratori.
Victor Frankl, che è sopravvissuto ad un campo di
concentramento nazista, ha suggerito che possiamo
superare qualsiasi “cosa” se abbiamo un “perché„ abbastanza
grande.
Trovate il significato in quello che fate; chiedetevi:
Che cosa significa il mio lavoro per me? Per gli altri?
Per il mondo?
Per esempio un insegnante potrebbe dire che il significato
del suo lavoro è condividere quanto ha imparato. Oppure
scoprire che più insegna più impara nuove cose. E questo
potrebbe dare un nuovo significato al suo lavoro. O ancora
sentire che il suo insegnamento ha impatto su una intera
generazione di studenti e quegli studenti cambieranno il
mondo, anche se soltanto un po' alla volta...
Ecco le domande chiave per trovare (o ritrovare) il
significato sul lavoro:
1. Che cosa significa questo lavoro per me?
2. Che cosa significa per i miei clienti/ persone con cui
vengo in contatto?
3. Che cosa significa questo lavoro nel contesto della mia
vita?
4. Come posso dare a questo lavoro più significato?
Quando uniamo il significato con le nostre azioni ci
autorealizziamo, la nostra vita acquista scopo e passione e
iniziamo veramente ad amare il nostro lavoro.
E chi ama il proprio lavoro si impegna in esso e quindi
guadagna significato da esso. E il cerchio si chiude!
Spesso quando pensiamo a qualcuno che ama il suo lavoro
noi pensiamo che sia impegnato in una vocazione piuttosto
che in un lavoro (pensate ai medici e alle infermiere).
Aristotele ha detto, “Dove si incrociano i talenti ed i
bisogni del mondo, li si trova la vostra vocazione.„
Oggi potremmo usare la parola passione anziché vocazione.
I bisogni del mondo non sono solo di avere dei medici
eccellenti, ma anche eccellenti servizi assistenza ai
clienti, eccellenti venditori, ragionieri, fornai, commesse,
tecnici, costruttori ecc.
A volte pensiamo che saremmo più felici seduti su una
spiaggia facendo nulla (noia passiva), ma in verità siamo più
felici quando stiamo facendo qualche cosa di utile.

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